Ovvero, i miei auguri per questa fine anno e per l’inizio del 2021.
Parlando con la moglie
Avete presente quei momenti in cui, girando per casa, ci si trova di fronte alla propria compagna di vita e si scambiano due battute rapide per poi riprendere quello si stava facendo prima?
Momenti comuni, quotidiani, ma che a volte diventano ispirazioni.
È la mattina della vigilia di Natale, io ho ancora una mattinata di lavoro da fare prima delle meritate ferie e, ad un certo punto, esco dal mio studio, che è anche il luogo adibito al collegamento con l’ufficio nelle giornate e negli orari di telelavoro, per andare a bere.
Mi imbatto così in mia moglie, che sta caricando il suo stroller per l’ossigeno, visto che da lì a breve sarebbe andata alla posta a ritirare una raccomandata. Ci guardiamo un attimo, poi iniziamo a parlarci.
Lei: “Sai che sono molto felice di festeggiare il Natale assieme, quest’anno?”
Io: “Anch’io lo sono”
[Insieme]: “Innanzi tutto siamo vivi”
Ed in un anno come questo 2020, era anche meno scontato del solito.
Il nostro 2020
Ricorderò il 2020 come un anno molto difficile, dove abbiamo dovuto rivedere tutte le nostre abitudini, per affrontare i tanti ostacoli che questa nuova malattia diffusasi in tutto il mondo ci ha messo davanti, instillandoci anche il dubbio di non essere più al sicuro nel frequentare le altre persone.
Ci è sempre piaciuto invitare a casa amici con cui condividere pranzi o cene a tavola, o pomeriggi musicali ad ascoltare ed a commentare o gli ultimi acquisti, od un album particolare che avevamo voglia di ascoltare, od anche pomeriggi passati tra musica, chiacchiere e partite a freccette, ma siccome sia io che mia moglie siamo entrambi soggetti a rischio, abbiamo dovuto rinunciare praticamente ad ogni contatto sociale cosa che, ormai a più di 10 mesi di distanza, comincia seriamente a pesare.
Siamo comunque anche stati molto fortunati, perché entrambi abbiamo avuto la possibilità di continuare a lavorare tramite lo strumento del telelavoro e quindi abbiamo continuato a guadagnarci lo stipendio che ci ha consentito di mantenere il nostro tenore di vita e, soprattutto, perché non siamo cambiati nel nostro essere coppia, anche se siamo passati da una situazione in cui avevamo sia momenti comuni in cui eravamo in casa, ma anche molti momenti dove almeno uno dei due era fuori di casa (o in ufficio oppure a fare commissioni oppure a coltivare una propria passione), ad una situazione in cui (come tutti) ci siamo trovati a dover stare entrambi in casa 24/24 e 7/7, con tutte le implicazioni del caso.
Dal mio punto di vista è stato anche un anno in cui sono comunque riuscito a sfruttare il tempo libero che mi sono trovato in diversi modi e che mi hanno dato molta soddisfazione; ho ripreso il lavoro sulla raccolta di tutte le canzoni fondamentali della mia vita, che proprio in questo mese ho deciso di ampliare portando il periodo da cui le canzoni sono tratte, dai 40 anni tra il 1977 ed il 2016, ai 45 anni tra il 1977 ed il 2021; ho cominciato a documentarmi su access e ad impostare la struttura di un database per la gestione delle collezioni musicali; ho ripreso in mano con più frequenza questo blog (aggiungendo anche dei video); ho ascoltato una marea di musica, letto tanti fumetti e ritrovato anche il piacere di leggere libri.
Questo mi porta a dire che, se in un anno come questo, dove la paura della malattia, la lotta ad un male contro cui non si conosce la cura, la quotidiana dose di morti e di tragedie legata alla pandemia ed a tutte le sue conseguenze, molte delle quali si sveleranno solo nei prossimi anni, siamo riusciti a resistere ed anche a trovare motivi di gioia, allora ripartire quando ci saranno sia un vaccino, sia una cura efficaci e disponibili per tutta la popolazione, sarà sicuramente una cosa naturale ed avremo finalmente l’occasione di vivere meglio la nostra vita.
Il mio augurio per il 2021
Per tutto quanto ho detto, voglio che il mio augurio di quest’anno sia così:
Che ciascuno di voi possa approfittare di questo tempo sospeso anche per riscoprire la bellezza che c’è nel contemplare l’arte lasciandosi il tempo per gustarsene le sfumature: dalle note e dalle parole di una canzone, agli sguardi di un attore che recita una scena in un film; dalle parole dei libri, che siano di fantasia o di realtà, ai colori dei quadri (anche se si possono momentaneamente guardare solo attraverso uno schermo) lasciate entrare più bellezza che potete nella vostra vita, per poter poi cominciare (o tornare) ad essere anche coloro i quali possono diffonderla a chi ne ha bisogno, anche se non lo sa.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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