Ispirazioni

Pallavolo vs. Pallacanestro? NO! Pallavolo & Pallacanestro!! Parte 1

È da quando sono ragazzo che adoro questi due sport! Quando ero alle scuole medie, ho cominciato a tifare per la Santal Parma (per la pallavolo) vedendo le magie di Kim Ho-chul, un alzatore che sembrava un nano tra i giganti, ma con un senso del gioco meraviglioso, e per la Tracer Milano (per la pallacanestro) grazie a Mike D’Antoni ed a Bob McAdoo.

Da quando ho incominciato ad appassionarmici, ho potuto vedere come ci fosse una sorta di rivalità tra gli appassionati dei due sport per cui, se eri appassionato di uno dei due, non potevi esserlo dell’altro, ma ieri si sono sovrapposte due imprese: una della Pallavolo maschile ed una della Pallacanestro maschile e mi sono reso conto che il modo migliore per raccontare l’impresa della Pallacanestro, era fare riferimento ad un’impresa passata della Pallavolo.

L’impresa dei ragazzi della pallacanestro.

La strada verso Berlino.

Il 1° settembre 2022 sono iniziati i Campionati Europei di Pallacanestro, con l’Italia inserita in un gruppo di 6 squadre con Grecia, Croazia, Ucraina, Estonia e Gran Bretagna. Le partite si sarebbero giocate a Milano e, alla fine del girone all’italiana, sarebbero passate le prime 4 squadre qualificate, che si sarebbero incrociate negli ottavi di finale.

Il girone che si sarebbe incrociato con quello dell’Italia era il girone con: Finlandia, Israele, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca e Serbia.

Alla fine dei gironi le classifiche dicono:

  • Girone C: 1° Grecia, 2° Ucraina, 3° Croazia, 4° Italia
  • Girone D: 1° Serbia, 2° Finlandia, 3° Polonia, 4° Repubblica Ceca.

Nell’incrocio delle classifiche dei due gironi, l’ottavo di finale da giocare a Berlino domenica 11 settembre è Italia contro Serbia.

Ma come fare a spiegare cos’è Italia – Serbia a chi non segue la pallacanestro? Ed è stato mentre cercavo un modo per rispondere a questa domanda che la mia passione per la pallavolo mi è venuta in aiuto

L’aneddoto della pallavolo.

Siamo nel 1978. L’Italia organizza per la prima volta nella storia il mondiale di pallavolo maschile e la squadra Italiana, per la prima volta in assoluto, si qualifica per le semifinali di un torneo maggiore (con questo termine si intendono Olimpiadi, Mondiali ed Europei).

Infatti l’unica medaglia conquistata dalla nazionale di pallavolo maschile risaliva ai campionati europei del 1948, la cui fase finale era stata organizzata facendo un unico girone all’italiana, in cui l’Italia si era classificata terza, guadagnandosi quindi il bronzo.

L’incrocio delle semifinali dice che l’Italia deve scontrarsi contro Cuba, in quegli anni dominatrice della scena pallavolistica Nord-Centro Americana, nonché detentrice della medaglia di bronzo Olimpica conquistata a Montreal nel 1976 ed è l’allenatore dell’Italia, Carmelo Pittera, in un’intervista pre-partita, a dire una frase che è rimasta nella storia, e che è l’emblema esatto di quello che è per l’Italia della pallacanestro maschile affrontare la Serbia:

“Perché noi riusciamo a battere Cuba 2 + 2 deve fare 5”.

Quel giorno, il 30 settembre 1978, 2 + 2 fece 5 e l’Italia batté Cuba, guadagnandosi il diritto di sfidare nella finale per l’oro la dominatrice della scena mondiale di quegli anni: l’Unione Sovietica.

Alla fine del mondiale, l’Italia arrivò 2°, conquistando la medaglia andata agli atti della storia pallavolistica italiana come “il gabbiano d’argento”, impresa che verrà superata solo dall’epopea della “generazione di fenomeni” dell’Italia degli anni ’90.

L’Italia della pallacanestro, per battere la Serbia, ha bisogno di una di quelle giornate in cui “2 + 2 fa 5”

Domenica 11 settembre 2022: il giorno di Italia – Serbia.

Per dare la misura di quanto gli appassionati di pallacanestro “sentissero” questa partita, cito il testo del post di presentazione della partita fatto sulla pagina facebook “La Giornata Tipo”

Hanno il dominatore della NBA.
Hanno il dominatore dell’Eurolega.
Hanno più talento.
Sono più grossi.
Sono più alti.
Sono più forti.
Sono una delle favorite alla medaglia d’oro.
Non possiamo nemmeno farli ubriacare prima della partita perché dominano anche da ubriachi.
È impossibile.
Però si gioca a pallacanestro, quello sport dove per definizione può succedere di tutto. Un anno fa nessuno ci credeva, eppure…
Walt Disney disse “Fare l’impossibile è una specie di divertimento
“: ore 18:00 Italia-Serbia, proviamo a divertirci.

Quando inizia la partita e la Serbia piazza un parziale di 12 – 0 in 1’38” di gioco effettivo passando da 4 – 7 a 16 – 7 con Visilije Micic sugli scudi (ovvero il “dominatore di Eurolega”), è chiaro che sarà una partita di sofferenza.

Nel 1° quarto, inoltre, arriviamo ad essere in svantaggio di 11 punti sul 24 – 13 Serbia a 3’46” alla fine del quarto, ma chi segue la pallacanestro sa che bastano pochi minuti di gioco effettivo per fare molti punti e creare così un parziale che porti l’inerzia della partita verso una squadra o verso l’altra. Per cui quando, alla fine del 1° quarto, l’Italia è in svantaggio di soli 8 punti sul 28 – 20 Serbia, c’è ancora la sensazione di poterci giocare la partita fino in fondo.

L’inizio del secondo quarto dice ancora Serbia, che si porta sul +14 (38 – 24) in 3’29”, ma l’Italia non si disunisce e, nei successivi 2’22” si tiene ad un distacco che oscilla tra il -12 ed il -9 fissandosi sul -10 del 42 – 32 Serbia a 4’08” dalla fine del quarto, dopodiché l’Italia riesce a dare un piccola accelerazione che fissa il risultato dopo i primi 20′ di partita sul 51 – 45 Serbia.

Per come poteva mettersi la partita dopo essere stati prima a -11 e poi a -14, essere sul -6 è un lusso e ci lascia con i secondi 20′ tutti da giocare.

In un terzo quarto di continue botte e risposte, la Serbia prova a staccare l’Italia portandosi anche sul +10 (57 – 47) ma l’Italia reagisce sempre ed i distacchi si assottigliano. Prima oscillano tra i -9 ed i -7, poi si riducono ancora, oscillando tra -6 e -4 (61 – 57 Serbia a 5’48” dalla fine del quarto) e poi c’è un momento in cui le difese prevalgono e non si segna più. Passa più di un minuto di gioco effettivo (e nella pallacanestro un minuto di gioco è una vera enormità) prima che un fallo di gioco associato ad un fallo tecnico alla panchina dell’Italia portino la Serbia in lunetta per un 2 su 3 che muove il punteggio sul 63 – 57 Serbia a 4’43” dalla fine del quarto, ma lì l’Italia reagisce alla grande e con tre triple consecutive trova il vantaggio sul 66 – 63 a 2’29” dalla fine del quarto. La Serbia, però, non ci sta e chiude il quarto con un parziale di 5 – 0 che la porta di nuovo in vantaggio sul 68 – 66.

A questo punto è chiaro che la partita dovrà essere giocata fino all’ultimo respiro ANCHE DALLA SERBIA e, per quelle che erano le premesse della partita, già questa può considerarsi una vittoria.

La partenza dell’ultimo quarto, però, è un sorprendente 8 – 0 Italia che ci porta sul +6 (74 – 68 Italia) in 2’31” dove la difesa Italiana riesce ad azzerare l’attacco stellare della Serbia.

Vasilije Micic mette il canestro del 74 – 70, ma qui l’Italia piazza un secondo parziale di 8 – 0 in meno di 2′ di gioco (creando un parziale pazzesco di 16 – 2 in 4’39” che, a 5’21” dalla fine della partita, ci porta sull’82 – 70 Italia).

Questo è il momento in cui tutti i tifosi italiani sono a metà tra l’incredulità ed il timore di star vivendo un sogno da cui la Serbia avrebbe potuto svegliarci con una delle sue reazioni. Ma la difesa italiana ha tenuto alla grande. Nei minuti finali, infatti, la Serbia non riesce ad andare al di sopra di un -7 (che rappresentano 3 possessi di distanza tra le due squadre) che porta l’Italia a vincere una partita epica per 94 – 86 contro i Maestri Serbi, confermando la vittoria di un anno fa al preolimpico a Belgrado, che ha fatto sì che l’Italia si qualificasse alle Olimpiadi dopo 3 edizioni di fila in cui la pallacanestro Italiana non aveva più avuto rappresentanza nella competizione sportiva più prestigiosa.

Il seguito del torneo.

Il torneo dell’Italia termina poi ai quarti di finale giocati contro la Francia, vice campione olimpica in carica, dopo un’altra partita pazzesca in cui l’Italia ha avuto anche l’occasione di vincerla, con la Francia che ha portato la partita ai supplementari con un canestro negli ultimi secondi, per poi vincerla al supplementare.

La Francia, alla fine, conquista la medaglia d’argento perdendo la finale contro la Spagna, ma l’Italia ha comunque dimostrato di potersela giocare fino in fondo contro i migliori.

l’11 settembre, però, è anche la sera in cui l’Italia della pallavolo maschile ha vinto il suo quarto titolo mondiale, 24 anni dopo l’ultimo mondiale vinto nel ’98, canto del cigno della “generazione di fenomeni”.

E, di questo, ne parlerò nella parte 2.

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