Artisti / Gruppi

Oltre il Mainstream: Ayreon

Come esordio della rubrica “Oltre il Mainstream”, vorrei parlare degli Ayreon

Le Origini

Il progetto Ayreon nasce all’inizio degli anni ’90 dalla mente di Arjen Anthony Lucassen, musicista attivo fin dai primi anni ’80 con band heavy metal della scena musicale olandese, quali Bodine e Vengeance, e con un primo tentativo di carriera solita intrapreso alla fine degli anni ’80, poi fallito.

Agli inizi degli anni ’90, però, Arjen Lucassen decide, prima di dichiarare la sua resa, di creare un album che fosse una vera e propria rock-opera, che esprimesse tutta la sua passione sia per la musica progressive degli anni ’70, sia per il metal e che gli desse modo di chiudere la carriera dicendo “se proprio devo chiudere, allora voglio farlo a modo mio”.

Visto che erano gli anni di esplosione del fenomeno grunge, però, molte case discografiche rifiutano di pubblicare l’album in questione, ritenendolo “un suicidio commerciale”, fino a quando, nel 1995, la Transmission Records, un’etichetta olandese nata da poco, decide di puntare su di lui. Da quel momento, fino a oggi, Arjen Lucassen, solo per quanto riguarda il progetto Ayreon, ha pubblicato 8 album da studio, 2 dal vivo e 2 raccolte.

Storia e caratteristiche musicali

Fin dall’esordio discografico, Arjen Anthony Lucassen compone la quasi totalità delle musiche e dei testi degli album, e suona la maggior parte degli strumenti. All’interno di ogni singolo album, poi, ci sono una serie di ospiti, sia cantanti che musicisti, con i primi che si alternano nell’esecuzione delle varie canzoni (ogni canzone può essere o cantata da un unico cantante o da più cantanti, ciascuno dei quali ha delle parti assegnate) e i secondi che, a loro volta, si dividono in due tipologie, ovvero i musicisti che intervengono solo con parti brevi (o assoli) all’interno di singole canzoni, e quelli che suonano uno o più strumenti lungo tutte le parti dell’album. Occasionalmente capita che alcuni ospiti (cantanti o musicisti) contribuiscano anche alla composizione di musiche o testi dell’album, soprattutto quando riguarda la parte che viene loro assegnata. Per quanto riguarda la scelta degli artisti, Arjen è partito dalla scena musicale olandese, per poi espandersi alla scena internazionale e fare sempre un mix di artisti di nome, e di nuovi talenti di cui lui è sempre in cerca.

Musicalmente parlando, Ayreon è una fusione di progressive rock anni ’70 e di musica metal, di cui Arjen è fortemente appassionato e perciò si diverte a mescolare elementi vari dei due mondi musicali in misure sempre diverse, in modo da creare dinamiche e sonorità che siano molto variegate, all’interno di ciascuno dei suoi album. Una delle caratteristiche  proprie della sua intera discografia è stata la capacità di creare storie dal forte sapore epico e drammatico, creandogli una musica sufficientemente varia, dinamica e intensa per poter far venire fuori tutte le emozioni che si volevano raccontare.

Nel periodo che comprende i primi 4 album da studio, dal 1995 al 2000, Arjen Lucassen ha poi usato strutture differenti:

Nell’esordio, “The Final Experiment”, ha scritto una rock-opera, con una storia e diversi personaggi, ma non ha associato un determinato cantante ospite ad un determinato ruolo, preferendo dare ai cantanti ospiti delle parti diverse canzone per canzone, facendo così modo che alcuni personaggi dell’opera potessero essere interpretati ciascuno da più cantanti

Nel secondo album, “Actual Fantasy”, ha scritto un album con canzoni tutte basate sui temi della fantasia e della fantascienza, ma lasciando che ogni canzone fosse indipendente dalle altre e raccontasse una storia a sé stante. In questo album il numero di cantanti ospiti è stato di 3 (il numero più basso di cantanti mai avuto dal suo progetto) che si sono alternati tra voci principali e cori in ciascuno dei pezzi dell’album.

Nel terzo album, “Into the Electric Castle”, si ritorna alla rock-opera, ma questa volta i cantati ospiti vengono associati ciascuno ad un personaggio preciso e ciascuno dei personaggi ha canzoni in cui ha delle parti, e altre in cui non è presente. Da questo album in avanti ogni album di Ayreon sarà una nuova rock-opera.

Nel quarto album, “The Universal Migrator”, ritorna l’impostazione avuta da “The Final Experiment” con i cantanti associati alle canzoni, più che ai ruoli, ma si caratterizza per il fatto che l’opera viene divisa in due uscite discografiche differenti e contemporanee, ciascuna delle quali aveva una cifra stilistica diversa, ovvero: la prima parte conteneva i pezzi musicalmente più vicini all’anima prog del progetto, mentre la seconda conteneva i pezzi musicalmente più vicini alla sua anima metal.

Dal quinto album, “The Human Equation”, in poi, Arjen è tornato definitivamente alla struttura di “Into the Electric Castle”, ovvero quello della rock-opera uscita in un’unica soluzione, in cui ad ogni cantante ospite veniva associato un singolo personaggio facente parte della storia.

L’ultima svolta nel progetto Ayreon, però, è avvenuta nel 2015 quando, per la prima volta dopo vent’anni, Arjen Lucassen ha deciso di portare sul palco il progetto Ayreon, che lui aveva sempre definito un progetto nato solo per fare album in studio (questo a causa del notevole numero di cantanti e strumentisti coinvolti in ciascuno degli album). Le richieste continue dei fan, però, lo hanno convinto ad organizzare una serie di concerti evento in un’unica località, che sono stati filmati e poi prodotti in album dal vivo. Ad oggi sono ci sono state due serie di serate dal vivo, la prima, del 2015, è stata registrata in: “The Theater Equation” in cui c’è il concerto che ripropone integralmente l’album “The Human Equation”; la seconda, avvenuta nel 2017, in “Ayreon Universe: Best of Ayreon Live” in cui si è riproposto un insieme dei pezzi ritenuti più significativi del percorso musicale di Ayreon. Il successo di questi due eventi ha portato Lucassen ad organizzare una terza serie di concerti, in cui verrà riproposto integralmente “Into the Electric Castle”.

Discografia.

Di seguito, l’elenco degli album suddiviso per tipologia di album, che può essere o da studio, o dal vivo o raccolta, e messo in ordine cronologico. Nel corso di questo mese verranno pubblicate le singole schede legate a ciascun album, in modo da presentarli più nel dettaglio e dare un quadro più preciso della musica creata da Ayreon nel corso della sua carriera.

Le schede pubblicate saranno, nell’ordine:

  • Una scheda per ogni album da studio
  • Una scheda comprensiva di tutti gli album dal vivo
  • Una scheda comprensiva di tutte le raccolte

Gli album da studio:

  1. 1995: The Final Experiment, ovvero l’esordio in grande stile.
  2. 1996: Actual Fantasy, ovvero l’album diverso da tutti gli altri perché è l’unico a non essere una rock-opera.
  3. 1998: Into the Electric Castle, ovvero l’album più di successo, sia per la critica che per il pubblico
  4. 2000: Universal Migrator, ovvero l’album dalle anime separate, composto da
    1. Pt 1: The Dream Sequencer
    2. Pt 2: Flight of the Migrator
  5. 2004: The Human Equation, ovvero il primo racconto che sembra essere fuori dalla trama principale
  6. 2008: 01011001, ovvero l’album che conclude la saga dei Forever, collegando tutte le rock-opera precedenti
  7. 2014: The Theory of Everything, ovvero il primo album a raccontare una storia prettamente umana e terrestre
  8. 2017: The Source, ovvero il ritorno dei Forever, con la storia delle loro origini

Gli album dal vivo

  1. 2016: The Theater Equation, ovvero il primo show dal vivo nella storia degli Ayreon
  2. 2018: Ayreon Universe – The Best of Ayreon Live, ovvero la serie di show basata su una raccolta di brani da vari album della discografia di Arjen Lucassen
  3. 2020: Electric Castle Live And Other Tales, ovvero lo show organizzato dopo aver festeggiato il ventennale della pubblicazione di Into the Electric Castle

Le raccolte

  1. 2000: Ayreonauts Only, ovvero una raccolta di versioni demo ed alternative di pezzi già editi nei primi 4 album
  2. 2008: Timeline, ovvero una selezione fatta da Arjen coi pezzi più significativi degli album da The Final Experiment fino a 01011001, con l’aggiunto di un inedito messo come epilogo finale della saga dei Forever

Considerazioni Finali

Ayreon è un progetto molto particolare che esprime una musica molto ricca e variegata, da ascoltare prendendosi il tempo necessario per apprezzarne le sfumature; è una musica carica di emozioni che si alternano, sia positive che negative, che si sviluppano all’interno della storia narrata o dalla canzone, o dall’album; è una musica dai testi curati e variegati, spesso combinati in modo da creare dei veri e propri dialoghi tra personaggi; è una musica che si esprime sia attraverso canzoni che possono avere durate estremamente variabili, a partire da poche decine di secondi, per arrivare fino canzoni da oltre 10 minuti.

Nella sua discografia, Ayreon ha pezzi che possono essere considerati “i singoli”, ma il suo vero punto di forza sta nel modo in cui le musiche si legano alle storie che raccontano. Per questo il consiglio che do a chi voglia provare ad avvicinarsi ai suoi album, di farlo come se ci si approcciasse ad un buon libro, prendendosi il tempo e lo spazio per lasciarsi trasportare nel mondo che descrivono.

Se ti piacciono le musiche ricche di cambiamenti di dinamiche e di atmosfere; se ti piacciono musiche che raccontano ed esprimono una varietà di emozioni, e che chiedono di essere ascoltate non come se fossero un sottofondo, allora negli album di Ayreon potresti trovare molte belle sorprese.

In caso sia riuscito ad incuriosirti, puoi consultare il post con l’elenco di pezzi suggeriti album per album.

Buon ascolto e, se ti va, puoi poi anche farmi sapere cosa ne pensi tu.

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